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Specializzazione sostegno definita anche abilitazione sostegno: abilitazione Insegnante di sostegno, iter e modalità per conseguire.

 

SPECIALIZZAZIONE SOSTEGNO IN ITALIA

La figura dell’insegnante di sostegno attualmente risulta essere tra le più richieste e la possibilità di lavorare appare molto più appetibile rispetto ad altri profili del settore. Notevole, infatti, la richiesta in funzione del fatto che cresce il numero di alunni bisognosi di essere accompagnati nel percorso scolastico da una figura professionalmente preparata a gestire l’approccio a determinate condizioni, prima tra tutte, favorire l’inclusione e l’integrazione dell’alunno. Nello specifico si parla di seguire e sostenere nell’apprendimento alunni con bisogni educativi speciali che rientrano nella fascia di ragazzi o bambini che abbiano presentato un disturbo o un deficit nell’apprendimento a seguito di opportuni esami medici in linea con quanto disposto dall’ articolo 13 del Decreto n. 249 del 2010.

Diverse le patologie, più o meno gravi, che possono caratterizzare la salute degli alunni come:

  • le patologie organiche,

  • le patologie motorie;

  • le patologie sensoriali;

  • le patologie neurologiche;

  • i ritardi mentali;

  • i disturbi dello sviluppo (autismo);

  • i disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia); i disturbi del comportamento (deficit dell’attenzione e iperattività, disturbi della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio).

SPECIALIZZAZIONE AL SOSTEGNO -Università Dimitrie Cantemir- Targu Mures- Romania

SKU: TFA ROMANIA
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€ 6.860,00Prezzo scontato
  • Scegliere di intraprendere un percorso di formazione speciale comporta la consapevolezza di voler seguire con attenzione un articolato processo a tappe che illustriamo di seguito. ​ Fino al 2019 vige un periodo di transizione per preparare l’ambito della scuola alla totale abolizione del TFA che lascerà spazio al FIT, ossia il percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente; un iter della durata di tre anni per diventare insegnante. Non più abilitazione tradizionale, ma un concorso con successiva formazione pratica nell’ottica di una procedura selettiva. Il decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n. 107/2015, detta esplicitamente nuove disposizioni per conseguire il titolo d’accesso all’insegnamento di sostegno presso la scuola dell’infanzia e primaria, superando quanto previsto, sostanzialmente, dal DM n. 249/2010. ​ Attualmente per avviarsi alla professione di insegnante di sostegno, la procedura prevista per l’ assunzione è quella predisposta precedentemente dal Ministero dell’Istruzione. ​ Primo passo da compiere, dunque, per diventare insegnante di sostegno è l’iscrizione al TFA sostegno. Ovvero si sostiene una prova preliminare e successivamente delle prove concorsuali, una scritta e una orale. La durata massima è di 8 mesi. In tale periodo il candidato arriva al conseguimento di 60 CFU. L’ accesso al percorso formativo prevede il possesso di determinati requisiti da parte dell’aspirante insegnante di sostegno che troviamo elencati di seguito:

    • Laurea in Scienze delle formazione primaria; SSIS (per la scuola secondaria); COBASLID (per la scuola secondaria);

    • diplomi accademici di II livello rilasciati dalle istituzioni AFAM per l’insegnamento dell’Educazione musicale o dello Strumento;

    • diploma di Didattica della Musica (Legge 268/2002);

    • concorsi per titoli ed esami indetti antecedentemente al DDG 82/2012;

    • concorso per titoli ed esami indetto con DDG 82/2012 (esclusivamente all’atto della costituzione del rapporto di lavoro);

    • sessioni riservate di abilitazione (D.M. 85/2005, D.M. 21/2005, D.M. 100/2004; O.M. 153/1999, O.M. 33/2000, O.M. 3/2001, ecc.);

    • titoli professionali conseguiti all’estero e riconosciuti abilitanti all’insegnamento con apposito Decreto del Ministro dell’istruzione;

    • TFA;

    • PAS;

    • diploma magistrale, diploma triennale di scuola magistrale ovvero titoli sperimentali ad esso equiparati e conseguiti entro l’a.s. 2001/02.

    Ad oggi, non possono accedere all’abilitazione al sostegno in Romania i diplomati magistrale e gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) prevenienti dall’Italia che non siano in possesso di altri titoli validi per l’accesso al percorso.

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